Public appearances

MESSAGGIO DI APERTURA, DI TOLLERANZA, DI COLLABORAZIONE
Prima della visita di Papa Giovanni Paolo Secondo in Slovenia
Intervista del Presidente Milan Kucan per Radio Slovenia

Ljubljana, 18 September 1999

Foto: BOBO

Mi fa molto piacere la visita che Giovanni Paolo Secondo sta compiendo in Slovenia, anche per l'atto di beatificazione che compira'. Il vescovo Slom¹ek e' riveste nella memoria collettiva degli sloveni un ruolo assolutamente positivo anche perche' la sua opera non riguarda solo l’impegno ecclesiastico ma anche la crescita spirituale degli sloveni, la loro emancipazione culturale, linguistica, la presa di coscienza nazionale rispetto anche al vicino austriaco. Un personaggio guindi che non divide ma unisce gli sloveni portati un po' alla litigiosità', e' stimato anche dai non credenti. Che l'atto della beatificazione sarebbe avvenuta a Maribor, il Pontefice me l'aveva in un certo senso promesso al momento del commiato nel corso della precedente visita in Slovenia, tre anni fa. Rispetta quindi l'impegno preso con questo che e' un viaggio d'importanza anche simbolica. La beatificazione sarebbe potuta avvenire anche in Vaticano invece il Pontefice e' voluto venire a Maribor, sede - proprio grazie a Slom¹ek - della diocesi. Sono convinto che la chiesa slovena sapra' cogliere questo messaggio di apertura, di tolleranza, di collaborazione, di rispetto reciproco, messaggio contro le divisioni tra gli sloveni. Ed e' questo uno degli argomenti che desidero affrontare con Giovanni Paolo secondo che ritengo una delle personalità spirituali più forti di questa fine secolo. Ha avuto la capacita' di affrontare molte questioni spinose e controverse che /sono convinto/ possono essere oggetto di ulteriore riflessione. Sarebbe pertanto utile far conoscere all'opinione pubblica slovena i contenuti del discorso all'udienza generale del primo settembre scorso, dal titolo "La Chiesa chiede perdono per i suoi figli", sul passato della chiesa e sulla necessita' del suo rinnovamento in vista del nuovo millennio. Credo che il suo messaggio possa essere applicato anche alla realta' slovena, sia valido per i nostri cittadini, lo stato, la chiesa ed ovviamente favorisca la regolamentazione dei rapporti tra stato e chiesa. Per quanto riguarda le liberta' religiose, in Slovenia non ci sono apparentemente difficolta'. L'ombudsman Ivo Bizjak non ha mai segnalato ricorsi , persino il severo rapporto dello State Department americano sull' argomento non cita casi di violazione del diritto di culto. D' altro canto si ha la sensazione che nella societa' slovena, a livello istituzionale, nel rapporto stato-chiesa e la stessa chiesa cattolica e i mezzi d' informazione, vi sia una costante tensione.

...............................

SUL STATUS DELLA CHIESA CATTOLICA IN SLOVENIA

....Sul piano personale, a livello individuale certamente la situazione e buona, questo e' un dato di fatto. Sono convinto che lo status della chiesa cattolica in Slovenia sia regolato in maniera soddisfacente, si fonda sull' assetto giuridico sloveno e il rispetto delle indicazioni del Consiglio d' Europa. Vi sono pero' delle questioni concrete, di grande importanza e complessita' che non sono state ancora risolte. Si tratta da un lato di un debito che lo stato sloveno ha contratto nel cammino verso l' emancipazione, e dall' altro di un' esame del livello di maturita' raggiunta dallo stato ma anche della chiesa cattolica. E' tutto il mondo che si sta trasformando, e' in trasformazione anche la chiesa, e lo stesso vale per lo stato sloveno. E se vogliamo risolvere le questioni aperte, soddisfando tanto le attese della chiesa cattolica slovena, quanto quelle dello Stato, allora ci si deve impegnare innanzitutto a creare il clima per un dialogo aperto e tollerante indice di reciproca comprensione, di disponibilita' ad ascoltare le ragioni dell' altro. La fiducia non nasce da se, bisogna creare i presupposti e cio' che conta sono i fatti. In concreto: il governo ha definito le basi per l' accordo tra il Vaticano e lo Stato sloveno, le trattative sono in corso, e solo il loro esito indichera' a che punto siamo su questo cammino.......


 

archived page